Nel 1500 Treviso faceva parte della Repubblica di Venezia ed intratteneva con essa proficui rapporti commerciali. Dopo la vittoria della lega di Cambrai nella battaglia di Agnadello (Venezia contro la lega), Treviso rimase l'unica difesa di Venezia in terraferma; le sue mura medioevali però non erano abbastanza massicce da resistere alle nuove armi introdotte nel periodo rinascimentale. Per questo motivo fu chiamato Fra Giocondo da Verona, noto ingegnere militare dell'epoca, per ripensare il sistema difensivo di Treviso. Con il rinnovamento delle mura vennero erette 3 porte: Porta Altinia(1514-15), Porta Santi Quaranta(1517) e Porta San Tomaso(1518).
Porta Altinia fu la prima porta ad essere costruita, tra il 1514 e il 1515. Il nome deriva dalla città verso cui era orientata, ossia Quarto d'Altino. La porta ha uno stile semplice e lineare che ricorda le torri medioevali ed è l'anello di congiunzione tra medioevo e rinascimento.
L'ingresso presenta un arco a sesto ribassato, e la facciata è arricchita da diversi motivi decorativi a bassorilievo in pietra d'Istria tra cui il bassorilievo del leone alato di San Marco e la statua della Madonna e dell’Angelo Annunziante che successivamente fu rimossa.
L'edificio è sorretto da pilastroni con stanze per le guardie; all'angolo Nord-Ovest sono collocate le cannoniere al livello dell'acqua e sotto il livello del canale della polveriera doveva esserci la casamatta: stanza sotteranea utilizzata per contenere soldati e cannoni. La porta inoltre fu abbellita da alcuni affreschi di Pomponio Amalteo ai quali non fu prestata la giusta attenzione.
ICONOGRAFIA DEL LEONE VENEZIANO
Il leone di San Marco fu scelto come simbolo di Venezia, poiché la salma dell'evangelista fu portata in città da Alessandria d'Egitto da alcuni mercanti veneziani; inoltre rappresentava le qualità che la repubblica attribuiva a sé stessa come la saggezza, la giustizia e la potenza.
Il leone poteva essere rappresentato in varie posizioni e atteggiamenti: andante, in molèca, marciano, rampante e con berretto frigio (senza spada e libro).
I più frequentemente raffigurati erano il leone andante ossia visibile interamente di profilo, appoggiato su 3 zampe e con la zampa destra appoggiata sul libro e quello in molèca dove il leone viene rappresentato frontalmente e accovacciato ricordando così la forma di un granchio (moléca in veneziano è il nome dei piccoli granchi). Il leone marciano invece, raffigurato nel torrione presso la porta Altinia, nel bastione di Santa Sofia e nel altorilievo di porta Santi Quaranta si presenta andante verso sinistra, con il libro recante l'iscrizione canonica e avente le zampe anteriori poggiate su terra e le zampe posteriori sull'acqua.
Il leone che era posto sopra l'entrata della porta Altinia fu rimosso nel 1797 a causa del declino della Serenissima, mentre quello posto sul torrione presso la porta è ancora presente.
Il leone sul bastione di Santa Sofia non si trova più dove si trovava un tempo, la sua collocazione originaria si ipotizza si trovasse dalla parte opposta del bastione verso il fiume Sile, in questo modo sarebbe stato il primo leone di San Marco che i naviganti avrebbero visto.
Il leone di porta Santi Quaranta fu realizzata nel 1909 in sostituzione ad un altorilievo distrutto dall'esercito napoleonico del 1797.
Il leone originale di porta San Tomaso fu demolito; infatti quello che si può vedere oggi è una ricollocazione di uno che era posizionato sulla fossa. Il leone è affiancato da alcuni simboli: a sinistra il simbolo della città comunale di Treviso e a destra quello del doge Leonardo Loredan, che perse tutti i territori nel periodo della lega di Cambrai e successivamente li riconquistò.
Bravi avete fatto un bel lavoro ;-), anche se potevate scegliere uno sfondo meno tetroooooo.....
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